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martedì 18 agosto 2015

IL GRAFFITO CHE UNISCE MALTA A SAPRI


Ciao a tutti/e,
in questo periodo sono tante le persone che dall'Africa scappano per venire da noi in Europa sperando di trovare una nuova terra, che li ospita e gli dia una seconda opportunità negatagli dalla propria terra natia. Spesso questi individui hanno l'unica colpa di essere nati aldilà del mare.
Sono tanti coloro che sbarcano a Malta, in Italia o in altri posti europei che affacciano sul mare, ma sono anche tantissime le polemiche giuste o sbagliate che siano.

C'è qualcuno però che ha trovato un giusto compromesso tra, il descrivere i fatti che accadono nel mar Mediterraneo e la protesta dell'accordo stipulato tra Italia e Malta. Questo infatti prevede che i migranti morti restino a Malta e quelli vivi in Italia. 
In pratica, un artista di strada francese, che si firma MTO(diminutivo di Mateo) ha creato un graffito che a mio avviso è un opera d'arte. Inizia a Sliema a Malta e finisce in Italia a Sapri. 
In poche parole ha disegnato su un palazzo maltese un uomo che squarciando una parete, entra in un buco che ricorda un tunnel spazio-temporale. La persona che entra è in bianco e nero, quasi a sottolineare il fatto che un essere umano non ha razza ne colore. 
Entra nel buco scappando da qualcosa, qualcuno forse. Scappa senza sapere dove andare ma con la speranza di trovare una terra migliore, che gli dia delle opportunità che gli sono state negate finora. Fugge con addosso un pantalone rosso e delle ciabatte, quasi a rimarcare il volersi lasciare tutto alle spalle, anche di fretta. 
La seconda parte del disegno è posizionata sulla facciata di un palazzo di Sapri. Anche li si apre un tunnel, da dove fuori esce l'uomo con una maschera, il viso stanco ma speranzoso, la barba che è cresciuta dopo giorni di stenti. Inoltre colpisce la posizione delle braccia, quasi sembrano fare un ultimo sforzo per squarciare quel muro che lo divide dalla libertà desiderata.

La storia di quel murales sembra sia ispirata a quella di un migrante che è sbarcato a Malta per poi arrivare in Italia. L'artista dice che quell'uomo non ha intenzione di restare in Italia. Vorrebbe partire verso i paesi nordici e li cercare di costruirsi il suo futuro.
Sono in tanti ogni giorno coloro che cercano di attraversare il mare in cerca di una vita migliore, troppi per qualcuno.
E' vero, non tutti fuggono da guerre. E' altrettanto vero che una minoranza sono persone propense a delinquere, ma bisogna anche dire che escludendo questa piccola(ma non trascurabile) minoranza, il resto di quella gente è alla ricerca di una speranza, quella che anche molti italiani ed europei abbiamo perso. 
Spesso, forse ingenuamente, mi chiedo: perché non cercarla insieme?
Ho già detto in alcuni post di qualche tempo fa, che il problema non sono loro che vengono, ma chi gestisce il tutto. Con un pò di buona volontà, chissà che non si risolva il problema nel modo giusto ed ancora chissà che la speranza che ci hanno rubato qualche anno fa, non la ritroviamo tutti insieme, uniti come gli esseri umani dovrebbero essere.
A presto. 

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