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lunedì 23 febbraio 2015

CLARO, IL COMUNE SVIZZERO CHE DÀ LAVORO SOLO AI RESIDENTI: NON ASSUMIAMO ITALIANI


Ciao a tutti/e, 
oggi vi racconto una storia, che spero faccia riflettere un pò, sui nostri modi di pensare. Come nostri, intendo gli italiani, il non sentirci appartenere ad un popolo(in qualche caso) e su come gli altri ne approfittino.

In Svizzera, per la precisione a Claro un comune ticinese, da un pò di tempo hanno un novo vanto: quello di assumere solo operai, impiegati e altre figure professionali, che sono residenti lì. Nulla di male, salvo per il fatto che, il tutto è stato organizzato solo per non assumere personale italiano. 
Non è raro infatti, che qualche nostro connazionale, ogni mattina attraversi il confine per andare a lavorare nel paese elvetico.
Da qui l'antipatica iniziativa: assumere solo sveizzeri!
Secondo il sindaco del paese, non c'è nessuna finalità razzista, anzi, l'iniziativa(secondo lui) è per la richiesta di alcuni imprenditori del posto di voler assumere, pur pagando qualche franco in più, personale residente al confine con l'Italia. 

L'idea ha un unico contro per chi la propone: quello di inserire al di fuori del negozio o fabbrica il logo di assunzione per solo residenti(per intenderci quello che ho inserito all'inizio del post). In tal modo si da alla clientela la "facoltà" di scegliere o meno la merce prodotta da personale esclusivo...elvetico.
Per rendere l'idea è come se il Vaticano, per promuovere l'economia del paese(stato Vaticano o Italia) volesse assumere tutte guardi svizzere...nate in Italia! Naturalmente è una battuta un pò forzata.
Di certo considerato il tutto dalla loro ottica, probabilmente tutti i torti non li hanno. In fondo, il Made in Switzerland è un buon prodotto, però, mi chiedo: perché non tutelare anche il nostro validissimo made in Italy? Perché se si cerca di tutelare le nostre merci(che sono famose nel mondo per qualità e quantità) piovono critiche da tutto il mondo?

Naturalmente è risaputo che noi italiani siamo comunità europea mentre la Svizzera è ancora uno stato indipendente, ma davvero non c'è un modo per difenderci dall'invasione di merce straniera di scarsa qualità e non conforme alle regole della CE vigenti?
Ai posteri l'ardua sentenza, intanto, l'unica cosa che possiamo fare noi consumatori del bel paese è cercare di acquistare prodotti tricolori ma, soprattutto, cercare di diventare un popolo unito per contrastare chi vuole approfittare della nostra buona fede e della nostra disunione.
A presto.

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