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giovedì 20 agosto 2015

GLI PIGNORANO LA CASA E LUI LA DISTRUGGE


Ciao a tutti/e,
in periodi di crisi economica, bisogna inventarsene tante per poter riuscire ad andare avanti. Spesso, si sente dire che il singolo cittadino è impotente davanti ai colossi bancari. Ciò è vero per molti ma non per tutti. Vi racconterò la storia di un uomo bulgaro che, a modo suo, a torto o a ragione si è ribellato allo strapotere bancario.

La storia di quest'uomo, risale alla fine del 2013. Come tanti è sposato ed ha figli a carico. Come spesso accade in questo periodo è anche un pò disperato. Chiede un prestito alla banca che, dopo qualche anno, non può più restituire.
Naturalmente, l'istituto dove si è rivolto a Lovech, fa causa, fino ad arrivare al pignoramento della casa. L'unica cosa che gli era rimasta.
Il personaggio in questione decide di andare a parlare con il direttore insieme con la sua famiglia. Scappano lacrime e tutti insieme chiedono un pò di tempo. In fondo, volendo è anche una questione di passarsi la mano sulla coscienza. Nulla! Il direttore non sente ragioni ed intima alla famiglia di abbandonare la casa entro una settimana.

In questi casi due sono le scelte: o ci si fa prendere dalla disperazione o si reagisce. In fondo,
 le leggi vanno rispettate anche in Bulgariae. Anche lì però ci sono dei cavilli legali che si possono sfruttare. Infatti, l'ipoteca sulla casa è stata stipulata solo sull'edificio e non anche sul terreno. Quindi, in un attimo d'impeto, raccoglie i pochi soldi che gli sono rimasti, distrugge la casa, fitta un tir e...porta le macerie al direttore della banca che resta di stucco!
In questo modo il terreno resta di sua proprietà e chissà, forse, in base alle leggi del posto, un giorno potrà ricostruirsi di nuovo una casa accogliente per la sua famiglia.

Forse è stato un gesto estremo ed anche inconsulto, però, a mio parere, dalla crisi, l'Europa ne può uscire solo in un modo: con la solidarietà e l'aiuto reciproco tra cittadini, con le istituzioni, ed anche con le tanto discusse banche.
Speriamo che questa cooperazione avvenga presto in modo da dare la possibilità ai cittadini di tornare a respirare e a vivere in modo dignitoso.
A presto.

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