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lunedì 27 aprile 2015

COMPRA UNA BARCA PER AIUTARE I MIGRANTI


Ciao a tutti/e,
nell'ultimo post abbiamo discusso della tragedia dei migranti di qualche giorno fa ( Uomini o migranti?  ). In questi giorni, molte persone hanno pensato e ripensato a questo triste avvenimento.
Qualcuno ha denunciato, altri invece stanno pensando ad iniziative più concrete per salvare vite umane.
Mi riferisco a privati cittadini che hanno capito dove risiede il problema dell'immigrazione proveniente dall'Africa. Infatti non è soltanto una questione italiana ma di tutta la comunità europea.

Il cittadino in questione è Harald Hoppner, un tedesco che di mestiere fa il commerciante insieme alla moglie. La coppia gestisce ben 2 negozi di mobili ed uno di abbigliamento a Berlino. In pratica hanno acquistato una vecchia imbarcazione costruita nel 1917 che veniva utilizzata come casa galleggiante in Olanda. Con questa piccola nave hanno intenzione di salvare uomini, donne e bambini in mare quando ce ne sarà bisogno.
Naturalmente i due coniugi non sono affatto soli, in quanto hanno organizzato una colletta con parenti e amici. Tutte persone normali, benestanti o meno, professionisti ed artigiani. Pensate hanno raggiunto la cifra di ben 100.000 euro in poco tempo.
La barca è già in mare, i volontari sono a bordo ed in massimo un paio di settimane raggiungeranno il mar Mediterraneo.
La loro intenzione è quella di essere di supporto alle motovedette militari e civili che monitorano il nostro mare. L'imbarcazione è provvista di sistemi satellitari ed elettronici.

L'idea è venuta ad Harald, in quanto è di Berlino ed ha ben presente cosa accadde nella sua patria quando dalla Germania Est i suoi connazionali volevano passare ad Ovest, in tanti furono a morire per cercare di raggiungere un sogno di libertà. Ci tengo a riportare le sue parole su questa idea pazza ma forse efficace: "Se non faccio niente adesso me ne pentirò per tutta la vita. Per me quelle persone che fuggono dai paesi africani in guerra e che rischiano la vita attraversando il mare per raggiungere le coste europee sono come quei miei connazionali che al tempo delle due Germanie fuggivano dall'est per arrivare ad ovest. Molti di loro sono morti tentando di superare quel muro di cemento e di filo spinato tra Berlino Est e Berlino Ovest. Vogliamo aiutare a salvare vite umane, non si può restare a guardare davanti a queste tragedie."

La notizia, forse ha fatto poco rumore, ma da l'idea che, anche negli altri paesi, hanno capito il problema comune del continente e non di un singolo paese. Tanti hanno preso coscienza che i muri, nella nostra epoca, non servono a nulla. Dividono, distruggono e massacrano le persone. Inoltre c'è da sottolineare che, i muri a mare e nei cuori delle persone che si reputano Uomini sono impossibili da costruire. Se le persone iniziano a ragionare, i problemi si risolvono ed i muri cadono.
A presto.

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