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martedì 19 aprile 2016

MULTATO PER AVER TRASPORTATO UNA PIZZA IN AUTO


Ciao a tutti/e,
lavorare al giorno d'oggi è sempre più difficile. Trovare un lavoro è quasi come vincere alla lotteria. Dico quasi, perché forse, indovinare i numeri di una lotteria è meno complicato!
Uno dei problemi che impedisce ai giovani di lavorare è la burocrazia. Ci sono infatti, alcune
regole, che vanno si rispettate, ma che sono anche complicate e forse superflue.
Ne sa qualcosa Alessandro Valente, un giovane di Avezzano in provincia dell'Aquila che si è visto comminare una multa di ben 3.000 euro.
La sua storia è stata narrata in molti giornali on line. Sembra che, il ventottenne, aveva un idea imprenditoriale, forse un suo sogno di lavorare in proprio, sfornando pizze.
Secondo le cronache, il ragazzo aveva intenzione di aprire una pizzeria da asporto ed ha ottenuto i principali permessi per iniziare la sua attività. Ha pensato però di cominciare a muoversi prima dell'apertura della sia pizzeria. Si è messo quindi a preparare pizze e a portarle in qualche bar per cercare di accaparrarsi qualche cliente. Il punto è che ha trasportato la pizza nella sua auto, non adibita per il trasporto di generi alimentari. In uno dei bar dove ha portato ad assaggiare il suo prodotto è stato fermato da una pattuglia di polizia che, lo ha notato all'uscita dell'auto, con il vassoio in mano.
Sono stati effettuati i vari controlli ed è stato multato a causa del trasporto nella sua macchina non in regola con le norme di trasporto di alimenti.
Il ragazzo ha fatto notare sia agli agenti e sia al commissariato dove successivamente si è recato, che i permessi sono a posto e che si è mosso in anticipo solo per cercare di convincere i primi clienti, considerato che avrebbe aperto l'attività da li a poco. Ma gli agenti hanno giustamente confermato l'ammenda da pagare, facendo così saltare il progetto del ragazzo di aprire questa attività.

In rete, si sono scatenati i commenti contro gli agenti che hanno multato il neo pizzaiolo.
A mio avviso invece, non bisogna attaccare le forze dell'ordine, in quanto, secondo i regolamenti, l'irregolarità c'era. Sicuramente si poteva chiudere un occhio, in quanto, le infrazioni del genere, forse in Italia ce ne sono tantissime ogni giorno ma, l'irregolarità è stata accertata. Il punto dove bisognerebbe focalizzare l'attenzione invece è sul cercare di sensibilizzare a cambiare certi regolamenti che, spesso, ostacolano chi vuole iniziare un attività privata. Il giovane in fondo, non avendo forse grandi capitali ha cercato solo di anticiparsi nel trovare clienti a cui vendere la pizza, conscio del fatto che le spese iniziali sono altissime.
Forse sarebbe più giusto focalizzare l'attenzione sul far pagare le tasse sugli eventuali guadagni e non sul mezzo di trasporto. Le regole in un paese civile sono la base di un pacifico e giusto convivere ma, bisogna anche considerare che il troppo stroppia anche nella burocrazia. Il lavoro di questi tempi manca ed un paese, dovrebbe cercare di aiutare i cittadini. pur nel rispetto della legge, a trovare la propria strada lavorativa.
A presto.

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