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mercoledì 28 settembre 2016

IL CONOSCERSI E' L'ARMA PIU' EFFICACE PER VINCERE I PREGIUDIZI


Ciao a tutti/e,
in questi giorni ho avuto la conferma che nella vita, non si finisce mai di imparare e di stupirsi. A volte, partiamo con dei pregiudizi nei riguardi di una persona, o di una categoria di persone, salvo poi ricrederci e sentirci in colpa, per ciò che abbiamo pensato nel passato.
Ciò che mi è capitato ha a che fare con un immigrato. Quelli che molti di noi bistrattano. Uno di quelli che chiedono spiccioli fuori ai supermercati. Ne ho conosciuto ultimamente uno, che chiamerò E. per una questione di privacy.

E. è un ragazzone sui 30 anni, di colore, di origine africana. Non so come sia capitato nel nostro paese, se è regolare o meno. Intendo i suoi documenti(ma credo che sia tutto in regola da come parla). Inizialmente, questo ragazzo molto allegro e pronto sempre alla battuta scherzosa, confesso che quasi mi infastidiva. Per carità, penso che chi viene in Italia da paesi in guerra(ho scritto alcuni post al riguardo), meriti un aiuto da chi ha "di più" se possiamo dire in questo modo. Però, lo vedevo li, che scherzava, metteva la spesa in busta(qualche secondo a cliente) e beccava 30 cent, 50 cent e qualche volta addirittura un euro.
Pensavo tra me: "Ma guarda questo! In pochi minuti di fila, si è guadagnato 5 euro, figuriamoci quanto si alza ogni giorno." ed aggiungevo: "il fesso sono io che mi alzo alle 6 e torno alle 19, corro avanti e dietro, sto davanti al pc(col collo che parte), ho a che fare con i clienti capricciosi. Quasi quasi, vinco la timidezza e faccio anche io questo mestiere".

Poco a poco però, ho imparato a conoscere E., a parlare con lui, a discutere. Inoltre sono venuto a conoscenza che il supermercato dove "lavora" lo tiene li così, per elemosina, ma non gli da un centesimo. Ero presente quando non gli hanno permesso nemmeno di andare in bagno, per i fisiologici bisogni che ogni essere umano ha. Non solo, l'ho visto portare spese ad arroganti e snob signori e signore clienti del negozio. Per qualche spicciolo, credetemi, si carica come un ciuccio, ma raggiunge anche 50 kg di merce e li porta in salita, magari in un carrello per la spesa, gentilmente offerto dal supermarket.
Non solo, aiuta i suoi fratelli(ma sono semplici amici che lui chiama così) che stazionano ai semafori o fuori ad altri negozi stesi a chiedere solo l'elemosina. Li aiuta, ma, li sprona dicendo:"uè vai a lavorare pure tu che guadagni e ti rifai una vita!" Quasi come un padre sprona un figlio sfaticato.

Un ragazzo pronto ad aiutare e qualche volta in cambio di quei pesi in salita, riceve anche solo 10 centesimi. Mi ha confidato che nessuno e sottolineo nessuno vuole dargli un lavoro che gli dia una possibilità di riscatto. Mi ha detto che lui non si arrenderà mai e ha deciso di affermarsi nella vita, in maniera onesta, a lui l'elemosina l'umilia. Se gli dai un euro, lui vuole guadagnarselo.

E mi son messo a ripensare:"Guarda un pò, questo c'ha gli stessi problemi miei e dei miei amici. Vuole solo sgobbare si, ma con dignità ed in cambio di un onesto stipendio, proprio come me!"
Sono arrivato alla conclusione che in questa epoca così balorda siamo tutti vittime di pochissimi individui che vorrebbero rendere schiave le persone per bene, quelle che amano svegliarsi la mattina per andare a lavorare e dare un pò di benessere alla propria famiglia.
Questa degli immigrati è una sporca questione che fa arricchire solo loschi personaggi(non si sa chi) sulle spalle di persone nate in Italia, in Europa o in qualsiasi altre parte del mondo. L'unico modo per uscirne fuori vittoriosi è con l'onestà e la solidarietà tra le persone pulite di qualsiasi nazione o razza siano. Perché, a volte, per risolvere i problemi tra brava gente, basta solo conoscersi meglio, come io ho fatto con E. e le similitudini, forse, superano le differenze ed i pregiudizi.
A presto.

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