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mercoledì 2 dicembre 2015

ROZZANO, IL PRESIDE VIETA LA FESTA NATALIZIA AI BAMBINI


Ciao a tutti/e,
siamo giunti nel periodo natalizio e come tutti gli anni, in alcune scuole elementari del nostro paese, iniziano le prime polemiche sui festeggiamenti del Natale, in quanto sono presenti alunni di fedi diverse nelle classi.
Una di queste polemiche, mi ha scosso particolarmente, in quanto sono un sostenitore dell'aggregazione tra i popoli(basta leggere qualche post sull'immigrazione che ho scritto tempo fa) ma, sempre nel rispetto della fede a cui ogni individuo appartiene.

La polemica di quest'anno, nasce nell'istituto Garofani, che si trova a Rozzano, in provincia di Milano, dove il preside ha proibito i festeggiamenti del Natale per rispetto ai piccoli che appartengono a fedi diverse.
Qualche settimana fa, alcuni genitori, si sono offerti per insegnare le classiche canzoncine natalizie come "Tu scendi dalle stelle". Canzoni semplici, commoventi, che, a mio avviso, non fanno altro che creare un bel clima in famiglia ma, anche in un gruppo di bambini che devono e vogliono crescere insieme. 

Di certo, non bisogna imporre a chi non vuole, la fede cattolica, su questo sono fermo ma, nemmeno penso sia giusto negare a dei piccoli di 5 o 6 anni le loro tradizioni e ciò che li rende felici.
Mi spiego meglio: a mio avviso, non è che togliendo qualcosa ad un bambino, poi automaticamente la si da ad un altro. Anzi, chiunque conosca un pò i piccoli sa anche che, per loro, le tradizioni nate in famiglia(molto spesso), le piccole abitudini o le scelte di fede(seppur compiute dai genitori) sono importanti. In fondo. anche chi è cristiano ha il diritto di festeggiare il Natale con gli amichetti che rivedrà in alcuni casi, solo dopo le feste natalizie.
Non si può(sempre a mio avviso) dare come giustificazione "l'offesa" o un "fastidio" verso una parte degli iscritti che, magari, appartiene ad altre fedi.
Mi chiedo: cosa avrebbe fatto il suddetto dirigente scolastico se, un piccolo alunno avesse portato il cappellino ebraico? O avesse voluto festeggiare una sua festa? O ancora, nei riguardi di alunni musulmani che volessero pregare più volte in un giorno con un tappeto? O se volessero vivere il Ramadan?
Di certo, non si può vietare tutto a tutti, o sbaglio?

La cosa più giusta da fare per salvare l'incolumità psicologica e la diversità dei bambini? Semplice, dare libertà di credo a tutti!
In questo modo, non si è fatto altro che limitare questa libertà e si sono poste le basi per limitarla ancora di più.
Perché non fare il presepe e cantare le canzoni natalizie? Perché non permettere anche agli studenti delle altre religioni di vivere le loro fedi? Come sarebbe bello se tutti avessero i loro simboli e vivessero le loro feste e celebrazioni.

Inoltre, come se non bastasse il dirigente in questione aveva deciso di festeggiare un Natale laico al ritorno a scuola, trascurando il fatto che, in questa festa, si celebra la nascita di Gesù. 
A meno che non aveva intenzione di inserire nella sua scuola, una festa pagana che avrebbe offeso tutti gli alunni, che appartengono a religioni diverse. Cosa ancora più sbagliata!
Comunque un gesto di buon senso il preside l'ha fatto: si è dimesso!
Concludo dicendo: due sono le cose o il "preside" era in cerca di pubblicità o, più semplicemente, nella nostra società, accanto ad un bigottismo religioso(perché poi bisogna anche ammettere che esiste, eccome!) si sta affiancando un bigottismo laico che ci può danneggiare ancora di più.
A presto.

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