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martedì 29 marzo 2016

IL PINGUINO CHE OGNI ANNO PERCORRE 8.000 KM PER RAGGIUNGERE L'UOMO CHE LO HA SALVATO


Ciao a tutti/e,
ho sempre pensato che l'evoluzione avvenuta nell'arco di millenni abbia fatto fare dei passi di gigante all'essere umano. Ad esempio, il cervello dell'uomo si è sviluppato, ha fatto grandi esperienze che ci hanno portato alla tecnologia di oggi. Parallelamente però, mentre ci evolvevamo e sviluppavamo nuove comodità, abbiamo mano a mano perso la capacità di stare a contatto con la natura e di sentirci parte di essa, pur essendo noi natura. Come contatto, intendo con specie vegetali ma anche animali.
Animali che vengono quasi sempre sottovalutati da gran parte della popolazione mondiale, ma loro non si dimenticano di noi.

Porto un esempio che nei giorni scorsi ha avuto una rilevanza quasi mondiale, la storia di questi due personaggi l'hanno raccontata alla tv brasiliana O Globo. Parlo di Joao Pereira de Souza, un ex muratore in pensione di 71 anni che oggi, oltre al pensionato, fa anche il pescatore. Nel 2011 quest'uomo, mentre pescava, notò su una spiaggia di un villaggio che si trova poco fuori Rio de Janeiro, un pinguino bloccato tra le rocce tutto sporco di catrame. La natura è amica da tanto all'uomo ma, spesso, non viene ricambiata e si trova inquinata anche nei posti più belli. Questo pinguino sporco di catrame era in serissime difficoltà, soffriva  ma, Joao senza pensarci due volte intervenne per salvare il piccolo. Gli ripulì tutte le piume, lo porto con se, lo accudì e tutti i giorni gli dava da mangiare pesce fresco. Poco a poco i due divennero veri amici, al punto che DinDim(il nome che il brasiliano ha dato al pinguino), non voleva lasciare più il suo caro pescatore. Ma, anche per i pinguini, gli istinti sono istinti e un giorno di nascosto, forse per non far soffrire il suo amico, sparì per andare in Argentina o, forse chissà, in Chile, per accoppiarsi e riprodursi.

Il vecchio Joao, come era naturale, iniziò a sentirsi solo, gli mancava Dindim, sapeva che non l'avrebbe mai più rivisto anche se, in cuor suo...! Un bel giorno, dopo qualche mese, si trovò come tutti i giorni sulla spiaggia che tornava dalla pesca, forse in quei momenti, si sentiva osservato. Era un pinguino, simile al suo amico, lui torna a casa ma, quel piccolo pennuto era proprio lui: Dindim, che l'aveva seguito fino a casa. Si riabbracciarono e si commossero entrambi.Da quel momento, il pinguino fa tutti gli anni così: 8 mesi con Joao e 4 fuori nei mari del sud America.
Joao ha dichiarato alla tv brasiliana: "Io amo quel pinguino come fosse mio figlio e credo che anche lui mi ami. Sono l'unico che può accarezzarlo e dargli da mangiare, gli altri se si avvicinano li becca!"

Certo, Joao gli ha salvato la vita, si è guadagnato questo onore.La natura in fondo ci ama ancora ed anche gli animali. Noi abbiamo perso la capacità di stare in armonia con loro. Joao si è guadagnato l'amore del pinguino con un gesto semplice, che ogni essere umano avrebbe dovuto compiere: aiutare la natura a fare il suo corso.Tutti noi ne siamo capaci, basta solo fermarsi un attimo a pensare, ad ascoltare ciò che essa ha da dirci ed entrare di nuovo in contatto con lei. I premi sono tanti e tutti belli. Ne vale davvero la pena.
A presto.

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