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lunedì 7 marzo 2016

LA FESTA DELLA DONNA


Ciao a tutti, ma soprattutto ciao a tutte,
tra qualche giorno è la festa della donna. Una ricorrenza importante per le signore, anche se, alcune, preferiscono non darle peso. Dicono di non sentirsi affatto gratificate in questa giornata, anzi, si sentono addirittura sminuite.
A mio personalissimo parere, l'8 marzo, dovrebbe essere un giorno importante non solo per le donne, ma anche per i maschietti.

Naturalmente, come tante altre feste, oramai si è perso il vero significato della giornata e si è trasformato il tutto, nella ennesima festa consumistica, dove addirittura, ci sono episodi di isteria collettiva che poco si intonano con il significato vero dell'evento.
Capita di avvistare donne per strada urlanti o, che si dedicano agli spogliarelli maschili.
Sono da segnalare anche maschietti, un pò "sfigatelli" in giro per le città, pronti a fare "acchiappanza" nei locali stracolmi di ragazze, sperando di trovarle più brille ed emancipate, come si dice siano gli uomini...furbi loro!
In realtà, alle volte, sembra quasi che in quel giorno il gentil sesso festeggi l'uguaglianza con l'altro sesso...nei difetti.

Un occasione persa di ricordare quale è il senso vero di questo giorno.
L'8 marzo, maschi e femmine, festeggiano insieme(o almeno dovrebbero) le conquiste politiche, sociali ed economiche che hanno ottenuto negli anni a costo di sacrifici immani, anche della loro stessa vita a volte. Una festa dell'umanità oserei dire.
Già, perché un uomo è completo solo se si batte per dare pari dignità all'altra metà del cielo.
In fondo è un giorno speciale in quasi tutte le nazioni del mondo.
La prima volta che si è festeggiata questa ricorrenza è stato nel 1909 negli Stati Uniti ed in Italia è giunta nel 1922.

C'è una storia sulla festa della donna che forse molti già conoscono ma, che vale lo stesso la pena raccontare a coloro che la ignorano ancora.
Nel 1908, a New York, le operaie dell'industria tessile Cotton erano trattate in un modo davvero disumano. Un giorno, decretarono uno sciopero che durò per giorni, finché l'8 marzo il proprietario, un tale che si chiamava Mr Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire loro di uscire. Allo stabilimento venne appiccato un incendio e 129 operaie morirono bruciate dalle fiamme.
Da quel momento(per essere più corretti dopo qualche anno), l'8 marzo si ricorda quell'evento tragico.
Qualcuno dice che la storia è vera, altri invece sono sicuri che si tratti di una semplice leggenda, io invece penso che in qualche parte del mondo, una storia simile sia accaduta.

Da questi fatti è nata anche un usanza: quella di regalare ad ogni dama un rametto di mimose. Perché proprio la mimosa? E' un fiore bellissimo, giallo, quindi solare, economico(alle signore basta il pensiero in fondo), fiorisce ai primi di marzo. Inoltre, dietro ad una fragilità apparente, questo fiore, mostra una grande forza con la capacità di nascere su terreni difficili. Quale altro fiore può rappresentare meglio una donna e le conquiste che ha ottenuto?

Il mio augurio per l'8 marzo va a tutte le principesse. Anche a quelle che preferiscono non festeggiare questo giorno, anzi, soprattutto a loro, perché tutto ciò che è stato ottenuto con fatica e sacrifici va ricordato.
Il mio pensiero, va proprio a quelle donne che ogni giorno si battono per i loro diritti, a quelle che mandano avanti le famiglie, lavorando, badando alla casa, al marito, ai figli e senza nemmeno aspettarsi un grazie. Penso anche a noi maschietti, da oggi dedichiamo tempo alle nostre signore, che si tratti di sorelle, mogli, madri, amiche. Diamo a loro ciò che si meritano: amore, ma anche tanto rispetto e facciamo in modo che la festa della donna, non sia soltanto oggi ma, che inizi l'8 marzo e duri anche gli altri 364 giorni dell'anno, in fondo è anche la nostra festa se ne capiamo il significato.
Da uomo dico grazie a voi donne.
Auguri a tutte...

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