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mercoledì 9 novembre 2016

BARNACLE, IL LIBRO CHE SOSTITUIRA' LE GANASCE


Ciao a tutti/e,
finora, uno degli incubi peggiori di un automobilista sono state le famose ganasce. Attrezzi che, in caso di contravvenzione, si posizionano alle ruote dell'auto, bloccandola fino a quando non si è pagata la multa. Un metodo per scoraggiare gli automobilisti contravventori utilizzato oramai in tutto il mondo.
Negli ultimi anni, si sono trovate le contromisure a questo aggeggio, una ad esempio è quella di sgonfiare un pò le ruote e svicolarle in modo da andarsene lasciando lì, sul posto, le ganasce.

Da oggi, in America, non sarà più così, in quanto è stato inventato Barnacle, il libro che sostituirà le ganasce.
Questo nuovo aggeggio tecnologico, consiste in una specie di libro che viene applicato al parabrezza ed il gioco è fatto. Questa nuova "tecnologia" ha un duplice vantaggio: toglie la visibilità all'automobilista ed è praticamente impossibile da togliere, in quanto, fa una pressione di 750 kg(il nome viene preso in prestito da un antropode marino che si attacca sugli scogli).
Gli unici modi per staccarlo sono: o rompere il vetro(conviene? Non fosse altro per la spesa di riparazione) o pagare la multa.
Infatti, una volta pagata la contravvenzione, il contravventore, riceverà un codice da inserire tramite un cellulare, con un app apposita è verranno forniti i codici per sbloccarlo. Inoltre, l'aggeggio, deve essere riconsegnato entro le 24 ore(sennò....!).

Un altra alternativa per scappare e non pagare sarebbe quella di guidare con la testolina fuori dal finestrino ma, oltre ad essere buffo, si corre anche il rischio di una multa più salata ed il ritiro della patente.
Chissà che questo sistema tra qualche mese non arrivi anche in Italia per combattere i divieti di sosta ed altre infrazioni. Intano è sempre meglio rispettare il codice della strada, anche perché, quando becchiamo una multa, il primo istinto è quello di rompere il vetro dell'auto e se ci proviamo, rischiamo anche di romperci una mano. Ma tant'è...
A presto.

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