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venerdì 19 giugno 2015

DATA UNICA PER LA PASQUA


Ciao a tutti/e,
finalmente qualcosa si muove sul fronte dell'ecumenismo tra cristiani. Papa Francesco ha finalmente mosso il primo passo verso l'incontro delle principali confessioni cristiane: ha chiesto la data unica per la Pasqua.
Per comprendere il significato del gesto del pontefice, apprezzato dai patriarchi ortodossi e dai protestanti, bisogna fare alcune premesse.
In primis, il significato della parola Pasqua è passaggio. Il passaggio dalla morte alla vita. Gesù è risorto per gli uomini. Sia per i credenti che per i non credenti.
La Pasqua è la Festa delle feste per i cristiani di tutte le confessioni. Il giorno più importante dell'anno. Il punto principale della fede è la resurrezione.

Tramite Gesù siamo tutti figli di Dio e di conseguenza, tutti fratelli appartenenti ad un unica famiglia.
Quindi che senso ha celebrare questo giorno da separati ognuno per conto proprio?
Papa Bergoglio ha dichiarato che per la chiesa cattolica non ci sono problemi a cambiare la metodologia del calcolo della data della Pasqua.
Infatti, la separazione(in questo caso) è dovuta solo da un calcolo fatto su calendari diversi e cioè, quello gregoriano per i cattolici(il primo plenilunio dopo l'equinozio di primavera) e protestanti, mentre gli ortodossi utilizzano quello giuliano.
Si può dedurre che questa divisione esiste solo per motivi politici di circa...1700 anni fa!

In fondo, per un cristiano, il fatto importante è ciò che accadde 2.000 anni fa e non la data in cui celebrarlo. Per i cattolici non è un dogma e di sicuro anche ortodossi e luterani verranno incontro a questa richiesta del vescovo di Roma. Tant'è vero che, i patriarchi di Mosca e Costantinopoli, si sono mostrati molto favorevoli all'apertura dei cattolici. Hanno deciso di discuterne nel sinodo ortodosso che si terrà nel 2016.

A mio parere papa Francesco ha fatto una mossa politica molto intelligente e molto fine, in questa epoca di divisioni mondiali, tra stati e religioni. Dividersi anche all'interno di uno stesso credo non ha alcun senso. Forse chissà, aiuterà anche a far sentire più vicini popoli che appartengono a nazioni diverse(alcune combattono tra loro) ma che condividono la stessa fede. Forse, non sarà un evento che vivremo a breve, ma un giorno, per i cristiani ci sarà davvero un unica Pasqua da celebrare e festeggiare insieme come fratelli.
In fondo al mondo siamo tanti, divisi in molte nazione e qualche religione, ma apparteniamo ad un unica razza: quella umana.
Chi crede e chi non crede può comunque considerare il prossimo suo fratello...ma solo se lo vuole...
A presto.

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